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26/01/09

Nuovi strumenti prendono vita dai rifiuti

È innegabile che uno dei temi più scottanti degli ultimi anni sia la questione dei rifiuti, il loro riciclo e il loro smaltimento (e soprattutto la loro non produzione!). Prima la Campania, poi la Calabria e ultimamente anche il Salento. Le amministrazioni poco virtuose di queste regioni hanno ridotto splendide città in ammassi di immondizia. E tra lo sconforto di molti e lo sdegno di tutti, ecco che in Italia la gente inizia a mobilitarsi con iniziative atte a risvegliare la coscienza di noi tutti, a partire dall’educazione sui gesti quotidiani. Napoli sembra essere la città che più si è mobilitata in questo senso. I napoletani hanno tirato fuori il proprio orgoglio e hanno messo in piedi delle straordinarie iniziative. Vi avevamo già parlato del progetto di Mani Tese “Chi ti indica i colori tra la spazzatura e i fiori”, in cui si recuperavano i materiali non utilizzati del rione Sanità di Napoli per poi rivenderlo attraverso i mercatini. L’ultima iniziativa di cui vogliamo parlarvi è un’iniziativa assolutamente adatta alla nostra sezione enjoyable. Stiamo parlando di Come suona il caos?, il nuovo progetto di Street Academy. Come suona il caos? è un viaggio alla scoperta dei suoni che possiamo recuperare dai materiali più impensabili.
Il Maestro Capone dei
BungtBangt, maestro dello street sound, è il guru di questo incredibile progetto. Infatti si trasforma in guida e insegna ai suoi allievi virtuali come costruire e suonare i propri strumenti. Le lezioni si svolgono tramite video caricati sul sito di Come suona il Caos con frequenza settimanale. Ecco allora che una semplice scopa diventa una “scopa elettrica” con la quale suonare assoli degni di Jimi Hendrix, un paio di barattoli uniti con un po’ di scotch si trasformano in bongattoli e nascono anche strumenti unici come lo yozoo e lo scatolophon. Ma il progetto, in stile web 2.0, prevede il contributo degli utenti e di tutti gli spiriti artistico-musical-ecologici :) Tutto possono infatti inviare i video con le proprie performance, i quali saranno pubblicati sul sito e commentati da Capone. Il maestro sceglierà i partecipanti più meritevoli e li porterà in concerto insieme ai suoi BungtBangt durante l’evento finale. Il gran finale si dividerà in due momenti: il workshop, durante il quale perfezionare l’arte del creare strumenti dai materiali riciclati, e il grande concerto. Adesso è il momento di passare all’azione: anche nel nostro piccolo possiamo contribuire a liberare il mondo dalla “monnezza” facendola cantare! Per saperne di più andate sul sito di Come suona il Caos
Giulia Bruno, in collaborazione con Alessandro Varone. (yeslife.it)

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