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19/02/09

Tra amici e buon cibo mentre faccio la spesa: il Mia Market

A Roma è nato da qualche mese un nuovo spazio che coccola, valorizza e celebra uno dei massimi piaceri della vita: il cibo. Si chiama Mia Market ed è nato dalla mente del gruppo di creative-architette Arabeschi di Latte, fondato nel 2001. Il loro progetto si fonda sul riconoscimento dell’enorme potere comunicativo che il cibo possiede, che però nella società di oggi con i suoi ritmi e le sue corse si sta indebolendo e di cui invece dobbiamo riappropriarci. Il cibo, oltre ad essere una fonte di piacere e appagamento, va considerato come strumento attraverso e grazie al quale si possono creare situazioni e relazioni, forme di socialità e convivialità. Presto fatto. Il Mia Market è un luogo in cui il rapporto col cibo si reinventa e si condivide con gli altri. A prima vista, come lo stesso nome suggerisce, appare come un mercato, un fruttivendolo, quasi una drogheria. Poi, a vedere gente che si prepara una spremuta o spalma la marmellata su una fetta di pane, ci si chiede se non si è finiti per caso in una cucina, o in casa di un gruppo di amici che sta facendo merenda. L’idea è proprio questa: il negozio in cui si possono comprare frutta, verdura, pane, formaggi, cioccolata si trasforma in un bar/caffè/locale dove poter consumare direttamente la propria spesa, in compagnia, cucinando, preparando, condendo e interpretando il proprio piatto come si preferisce. “Una piccola alcova dove il mercato si insinua nel salotto”, secondo una personale definizione di Arabeschi di Latte. L’invenzione è originale e allo stesso tempo semplice, nel suo porre al centro dell’attenzione quegli intrinseci aspetti legati al bere e al mangiare che si esprimono nella commensalità e nel valore sociale da sempre legati al cibo. “L’obiettivo è creare esperienze piacevoli intorno agli alimenti nella loro quotidianità e far nascere buoni ricordi legati al valore del “mangiare insieme”, spiega Francesca Sarti, componente del gruppo. Un progetto con una visione di questo tipo sicuramente non può che concepire il cibo come cibo buono e sano, quindi biologico, locale e stagionale. I prodotti di Mia Market provengono da fornitori che a loro volta hanno costruito un rapporto speciale con la loro terra, i loro semi, le loro uve: si trova così del pane fatto a legna, il pomodoro fresco, il vino biologico, le castagne a ottobre e novembre, gli agrumi a gennaio, le fave in primavera. E poi mele, cavoli, carote, formaggi, salumi, tutti provenienti da agricoltura sostenibile e a noi vicina. A Mia Market il cibo viene valorizzato nella sua semplicità, che è anche riscoperta del suo legame con le stagioni, con la terra, la natura. A tutto ciò si aggiunge un ultimo ingrediente: l’attenzione al riciclo. A gennaio si è tenuto, per esempio, un laboratorio culinario che ha proposto idee e ricette per riutilizzare i pandori e i panettoni che crescono e avanzano dalle feste ma che nel cestino non possono finire. Inoltre, oggetti, strumenti e utensili che si trovano all’interno di Mia Market sono stati scelti con un occhio particolare al riciclo. E riciclati nella vasca del compost sono anche i resti della colazione, pranzo e aperitivo che così troveranno nuova vita. (Lara Moro) (yeslife.it)

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